La meniscosi è un fenomeno degenerativo che interessa i menischi. I menischi sono strutture fibrocartilaginee interposte tra il femore e la tibia ed hanno la funzione di assorbire gli urti, migliorare la congruenza e la stabilità articolare , distribuire il liquido sinoviale utile per il nutrimento della cartilagine . In sostanza i menischi sono grossolanamente paragonabili a degli ammortizzatori. Condizioni predisponenti di tipo genetico , sovraccarichi funzionali di vario genere (lavoro , sport, sovrappeso ecc. ) e malattie degenerative o infiammatorie possono condurre ad un “indebolimento” del menisco ; pertanto la condizione di meniscosi è inquadrabile in un più ampio quadro di degenerazione dell’articolazione. La meniscosi di per se se stessa non è suscettibile di trattamento chirurgico .
La cartilagine è un tessuto altamente specializzato che ricopre la superficie della articolazioni. Essa ha la funzione di ammortizzare gli urti e migliorare il movimento. Una volta danneggiata la cartilagine non ha capacità rigenerative ma piuttosto ripara con formazione di un tessuto fibroso “cicatriziale” che presenta caratteristiche diverse da quello nativo. Questo è dovuto al fatto che le cellule della cartilagine non hanno la possibilità di riprodursi in vivo.
Si è visto però che le cellule cartilaginee prelevate dall’organismo e coltivate in laboratorio hanno la capacità di riprodursi ( paradosso biologico) .Ciò ha dato il via alle tecniche di trapianto della cartilagine. In sostanza si preleva del tessuto cartilagineo che viene coltivato, le cellule si riproducono e poi si reintroducono nell’organismo collocandole sulla lesione articolare con l’adozione di tecniche specifiche di cui le più recenti con l’uso di supporti tridimensionali (scaffolds) . Il trapianto di cartilagine ha delle indicazioni limitate e non può essere adottato quale metodica elettiva nel trattamento delle lesioni artrosiche ma piuttosto di lesioni traumatiche della cartilagine
Una visita ortopedica può essere prenotata nelle strutture Pubbliche attraverso due modalità : accesso mediante ricetta rossa del Medico di Medicina Generale o visita diretta con lo Specialista scelto in regime di attività Intramoenia.
Nel primo caso sarà necessario essere muniti della richiesta del proprio medico curante , nel caso di visita intramuraria la ricetta rossa non è richiesta .
In ogni caso occorrerà contattare i Centri Unici di Prenotazione di ciascuna Azienda Sanitaria i cui numeri sono reperibili nella Sezione Centri Ortopedici Sardi .
Il disco intervertebrale è una struttura interposta tra due corpi vertebrali. Esso è costituito da una porzione più esterna o anello fibroso e una interna , gelatinosa, detta nucleo polposo. Quando il nucleo polposo fuoriesce dalle strutture di contenimento dell’anello fibroso si parla di ernia del disco . Esistono vari tipi di ernia, contenuta, espulsa, migrata. Spesso il reperto di un’ernia è occasionale riscontrato in occasione di esami eseguiti per altre cause , talora invece l’ernia è responsabile di dolori a carico della colonna associati o meno ad interessamento dei nervi periferici con fenomeni di cervicobrachialgia ( livello cervicale) , intercostalgia ( livello toracico) , lombo sciatalgia o lombocruralgia ( livello lombare). Il trattamento può essere medico (incruento) o chirurgico e la scelta è secondaria alla frequenza delle crisi dolorose, alla possibilità o meno di controllo farmacologico, alla limitazione funzionale .